venerdì 22 ottobre 2010
Gossip Girl 4x05 – Goodbye, Columbia
mercoledì 20 ottobre 2010
No Ordinary Family 1x03 – No Ordinary Ring
How I Met Your Mother 6x05 - Architect of Destruction
Ok, ammetto di iniziare ad essere curioso di scoprire l’identità della madre, ormai sono sei anni che attendiamo questo momento, anni passati a osservare piccoli, ma soprattutto inutili, indizi lasciati qua e là. Abbiamo avuto due anni di relazione con Robin, storia che dall’inizio sapevamo sarebbe fallita, poi abbiamo avuto Stella, che ha caratterizzato forse il periodo peggiore della serie. Già, perché quando la storia punta i riflettori su Ted il livello qualitativo crolla, forse perché il protagonista è ODIOSO. Aspettavamo tutti questa puntata, per un semplice motivo, l’arrivo tanto pubblicizzato di Jennifer Morrison. Ma andiamo con ordine. Barney e Ted stanno lavorando assieme al nuovo edificio della GNB, che ovviamente vede l’architetto scontrarsi con le assurde idee dell’amico. Finalmente la sede di costruzione dell’edificio viene scelta e pare che andrà a rimpiazzare un vecchio edificio newyorkese, l’Arcadian. Luogo che oggi è praticamente un covo di drag queen su cui Ted sembra avere anche un certo effetto. Se all’inizio il protagonista sembrava abbastanza contento dello sviluppo del suo progetto, improvvisamente vuole bloccarlo per rispetto dell’architettura del quartiere. Peccato che in nemmeno mezzo minuto l’intera gang capisce il motivo di tale riluttanza: c’entra una ragazza. Infatti Ted, durante un sopralluogo sulla scena ha incontrato Zoey e tra i due è subito scattato qualcosa: infatti li vediamo chiacchiera per una notte di tutti quegli argomenti noiosi che Ted adora, definendola quasi una “nerd dell’architettura”, praticamente la ragazza dei sogni. Ma quando la ragazza chiede a Ted di supportarla nella campagna di protesta contro la GNB lui ovviamente accetta, mentendo anche sulla sua professione, inventando di essere un veterinario. E a questo punto viene mostrato come anche in passato Ted si è praticamente adattato alle ragazze con cui usciva, cambiando la sua personalità per far piacere a queste ragazze. Segue infatti una carrellata piuttosto divertente delle bugie che ha inventato negli anni. E notiamo quindi come lui tenda quasi ad annullarsi per stare vicino a qualcuno, assorbendone interessi e passioni. Peccato che non riesca nemmeno ad accorgersene, essendo davvero convinto che in realtà fossero tutte cose che, una volta scoperte, lo avevano interessato davvero, come l’Arcadian in questo caso. E’ davvero convinto che si tratti di un palazzo da salvare, e ci prova con tutte le sue forze, anche quando viene smascherato da Barney, portando a Zoey un piano per salvarlo e allo stesso tempo realizzare il palazzo per la GNB. Quando però vede un anello nuziale al dito della ragazza, comprende che si, lo stava facendo per lei. E capisce come avesse sbagliato anche tutte le precedenti volte. E per una volta ho apprezzato il suo prendere coscienza di un problema, capendo quindi di avere sbagliato. In fin dei conti tutto questo è perfettamente in linea con il suo personaggio, sempre alla ricerca del grande amore della sua vita, così ingenuo, a volte anche in maniera positiva. E vederlo alla fine deluso dalla situazione, mi ha anche fatto un po’ tenerezza. Ovviamente Zoey non sparirà, come ci dice anche il voiceover. E il rapporto di odio che si è creato verso la fine, quando lei organizza un lancio di uova sotto la finestra di Ted sembra promettere una relazione non così banale, ma piuttosto fuori dai normali schemi del telefilm. In secondo piano abbiamo la storia che vede protagonisti Marshall e Lily: infatti lei rivela che Max, il ragazzo dello scorso episodio, sta uscendo con Robin e i due si trovano bene assieme, nonostante lui abbia un piccolo pene. A quanto pare però Mashall non vuole sentire certi cose, e inizia a sentirsi in imbarazzo ogni volta che è in compagnia dell’amico, dando origine a battute un po’ scontate in scene che risultano comunque esilaranti. Ma non finisce qui, perché si rende anche conto che la moglie parla della loro vita sessuale con Robin, mettendolo quindi in serio imbarazzo. Esilarante la scena in cui, mentre è a letto con Lily, immagine lei e Robin che sparlano delle sue prodezze. Marshall quindi risulta ancora il solito tontolone di sempre, che si scandalizza per nulla e reagisce sempre in maniera un po’ buffa. Unica nota dolente dell’episodio è la quasi mancanza di Barney, che a parte un piccolo sketch in cui afferma che il nuovo è sempre meglio, non partecipa molto alle dinamiche dell’episodio. Dopo la puntata scorsa era impossibile avere un altro episodio dello stesso livello, ma posso tranquillamente dire che continua a valerne la pena.
The Event 1x05 - Casualties of War
Chi segue questa serie può tirare un sospiro di sollievo: nonostante gli ascolti non siano quelli sperati la NBC ha ordinato altri nove episodi, portando quindi la stagione alle consuete ventidue puntate. Ma ne vale davvero la pena? La scena si apre subito sui passeggeri del volo Avias 514 che sono stati infettati da qualche agente patogeno che nemmeno le tecnologie più avanzate riescono a trovare mentre le loro condizioni peggiorano visibilmente. Il presidente Martinez in riunione, riceve una telefonata da Thomas, il capo dei dormienti che vuole scambiare l’antidoto per la malattia con i detenuti in Alaska permettendone quindi la liberazione. Vediamo inoltre dei flashback del 1944, nel momento in cui lui si è separato da Sophia e gli altri, guidando il gruppo in grado di muoversi verso un posto sicuro. Viene quindi mostrato come una sorta di vice-comandante, che deve salvare la sua gente e riportarla verso la loro casa. Veniamo inoltre a conoscenza del fatto che loro provengono da una civiltà, anche se non sappiamo bene ancora di cosa stiamo parlando qui, con una tecnologia molto più avanzata della nostra, che pone dei seri limiti ai loro piani. Così, un anno dopo, vediamo Simon Lee che riesce a rintracciare Thomas e scopriamo che lui stia partecipando al “progetto Manhattan”, aiutando quindi il governo nello sviluppo di nuove tecnologie. Ho trovato questa svolta davvero interessante perché ci mostra come ci sia in realtà molto più dietro rispetto a quello che abbiamo visto fino ad ora. Queste persone, qualunque cosa siano, hanno modificato il corso degli eventi, hanno influenzato l’intera storia moderna dando quel qualcosa in più a una trama che inizia ad interessare. Questo voler sfruttare eccessivamente i flashback inizia ad aver un suo senso, mostrandoci quindi una storia che trascende il tempo stesso e si sviluppa quindi su più livelli temporali. E non è una cosa da poco. Thomas inoltre sembra con il tempo aver acquisito una sorta di egocentrismo che lo portano a sopravvalutare se stesso e i suoi metodi, essendo convinto che Elias cederà al suo ricatto. Peccato che messo alle strette, il Presidente non solo non acconsentirà all’accordo, anzi, minaccia anche di uccidere tutti i novanta e più detenuti se non arriverà presto l’antidoto. E anche questo svolta, inaspettata forse, è stata interessante perché rende il personaggio molto più complesso e non così semplice e puro come era parso fino ad ora. Questa determinazione e l’assumersi una grande responsabilità sicuramente giova ad un personaggio che fino ad ora non aveva convinto appieno. E sinceramente non ci ho visto chissà quale cambiamento brusco, come gli fa notare la moglie, ma solo una presa di decisione netta, che per quanto forse crudele era l’unica soluzione. Infatti sarà proprio Thomas a cedere in cambio però della liberazione della sola Sophia. Quest’ultima inoltre assume ancora il ruolo del comandante con sani principi e una forte morale quando dice a Simon di impedire il massacro dei passeggeri a costo di altri 66 anni di prigionia. Alla fine lei viene rilasciata, con la speranza anche che possa essere un freno su Thomas. Per quanto riguarda Sean invece, vediamo come sia ancora assieme all’agente Collier sulle tracce di Leila. Dopo aver chiamato un suo amico per farsi aiutare a tracciare il cellulare di Vicky, riceve la chiamata della fidanzata che gli rivela la sua posizione. Leila però capisce guardando uno screensaver che in realtà è tutta una messa in scena e si tratta solo di una trappola per Sean. Quest’ultimo però scopre la situazione appena in tempo, essendo stato avvisato dall’amico che Vicky è nello stesso palazzo della ragazza. Così decide di ricattare Vicky con la foto del figlio, che durante l’episodio scopriamo anche non essere realmente suo, ma si trattava di un neonato che lei ha salvato non essendo stata in grado di ucciderlo cinque anni prima, che quindi ha preso con se. In cambio del silenzio del protagonista, la donna uccide tutti i suoi complici e permette a Leila e Sean di fuggire, inscenando una sparatoria. Peccato che il suo compagno non sia morto a quanto pare, dato che il suo corpo non è più presente sulla scena. Ho trovato forse questa trama più debole dell’altra, ma almeno i due piccioncini si sono ritrovati quindi non dovremo più sopportare i loro odiosissimi pianti. E il voler quasi umanizzare Vicky, a mio parere, non era necessario perché un cattivo con le palle e senza umanità è anche piuttosto bello da guardare. Abbiamo ancora molti interrogativi da risolvere, e sinceramente siamo piuttosto curioso di vedere i piani di questo gruppo di persone non ancora ben definito. C’è ancora molta carne al fuoco che deve essere sviluppata e sviscerata. Nella speranza che gli autori sappiano quello che stanno facendo, ammetto che la risposta alla domanda iniziale è si, perché lo show incomincia davvero a valere la pena di essere guardato.
The Inbetweeners – Stagioni 1-2-3
Supernatural 6x04 – Weekend at Bobby’s
Brothers and Sisters 5x04 - A Righteous Kiss
Iniziamo a tirare un sospiro di sollievo: la ABC ha ordinato altri 4 episodi pare, portando quindi la stagione a 22 puntate, lanciando un segnale positivo quindi anche per un eventuale rinnovo, che all’inizio dell’anno con l’ordine dei 18 episodi e i problemi di contratto non sembrava così scontato. Eppure quest’anno lo show, nonostante allontanamenti da parte del cast, si sta mantenendo su un livello più che accettabile e sta ottenendo ascolti superiori alla gran parte della programmazione del canale Disney e quindi possiamo anche essere più che ottimisti. Ora, veniamo subito alla parte interessante: il reverendo Camden è gay! Ebbene si, dopo anni di appartenenza ad uno dei telefilm più moralisti, bigotti, finti, smielati, osceni, orripilanti e religiosi di sempre eccolo ricoprire il ruolo di Charlie, l’interesse amoroso GAY di Saul! Non bastava farlo diventare il cattivo di No Ordinary Family, Stephen Collins voleva di più, e a quanto pare è stato accontentato. Quanto erano teneri poi lui e Saul con i loro calzini colorati tutti presi ad aiutare Sarah a cucire costumi? E ho trovato molto ben fatta la loro rottura, quando Saul rivela la sua sieropositività, spaventando Charlie non tanto per la malattia in se, ma perché aveva già avuto un compagno con aids e lo aveva visto morire, giorno per giorno, standogli comunque sempre vicino. E ovviamente non può permettersi di rivivere ancora una volta quell’esperienza. Nonostante tutto però, a me sono piaciuti parecchio e comunque Saul finalmente ha capito che merita anche lui di cogliere qualche occasione e chissà, anche trovare qualcuno per raggiungere quella felicità che forse non ha mai avuto. In fin dei conti alla sua età morire di aids è praticamente molto meno probabile che un infarto o qualsiasi altra patologia. Per quanto riguarda Justin e Rebecca ho trovato anche la conclusione della loro storia molto ben congeniata: dopo essersi svegliati assieme dopo la notte trascorsa insieme, i due si mettono alla ricerca di Holly, che è andata da Nora in cerca di aiuto. Rebecca confida alla suocera di aver ricevuto una importante proposta di lavoro da una nota rivista di New York e ha già deciso di partire, nonostante sia ancora innamorata di Justin. Il confronto finale tra i due è davvero toccante e fa capire come a volte l’amore da solo non sia sufficiente, o meglio, loro erano destinati a incontrarsi, stare assieme e aiutarsi a vicenda in momenti piuttosto complicati delle loro vita. E probabilmente saranno sempre innamorati, ma le loro strade e i loro ideali o aspirazioni li hanno messi su binari differenti, provocando una rottura nel loro rapporto, anche se i sentimenti sono rimasti gli stessi. Ho davvero apprezzato l’evolversi di questa particolare storia d’amore, nata sotto una certa ottica e conclusasi forse anche in maniera perfetta sotto un certo punto di vista. Siamo sempre abituati al lieto fine, a volte ci vuole anche qualcosa di diverso che comunque in questo caso, per merito degli autori, non snatura l’essenza del loro rapporto. La fotografia che lei lascia all’ormai ex-marito poi, è stata un colpo al cuore. (E tu, Emily Vancamp, spero non troverai altri lavori nella tua vita, nonostante l’uscita di scena di Rebecca non sia stata male). Anche la story line di Holly non è affatto male, anzi, il suo voler ritrovare se stessa e i suoi ricordi, sapendo comunque di aver perso molto offre qualcosa in più al personaggio che forse è sempre stato sfruttato non al massimo. Il confronto con la figlia, quando le due parlano a cuore aperto poi è stato davvero ben realizzato. E la realtà è che Holly comprende l’amore che provava per la figlia, ma capisce di non provarlo ora a causa dell’incidente. Quanto può essere devastante per una persona perdere tutto ciò a cui teneva, esserne consapevole, ma non poter fare nulla al riguardo? Come sfondo poi abbiamo una Kitty persa tra le montagne che inizia una relazione con il fusto della porta accanto, con tanto di bacio che ovviamente le fa venire i sensi di colpa dato che ha perso Robert poco tempo prima. Ma in fin dei conti anche lei ha tutto il diritto di andare avanti, cosa che a quanto pare ha deciso proprio di fare. Sarah invece è alle prese con la recita scolastica del piccolo Cooper e con la voglia di farlo ammettere in una prestigiosa scuola, facendosi così quasi umiliare dal solito stereotipo di madri odiose, ricche e viziate. Quando però la recita finisce male, anche sotto consiglio di Luc, torna in se stessa e mette in riga le due madri vipere in perfetto stile Walker. Come dice anche il titolo, l'episodio è costellato di baci tutti differenti tra loro: abbiamo il bacio di addio tra Justin e Rebecca, quello non dato tra Charlie e Saul, quello che apre un nuovo capitolo nella vita di Kitty e quello dato da Cooper alla compagna di recita. In fondo, come spiega Luc quello che rende vero un bacio è il cuore e il sentimento che ci metti e in questo episodio c'è stata una grande varietà di sentimenti. La puntata quindi è stata davvero godibile, piena di spunti interessanti e con relazioni ottimante trattate. Le varie dinamiche stanno cambiando, forse più di quello che potevo aspettarmi . Nonostante siamo al quinto anno, ci troviamo ancora di fronte ad un prodotto che è in grado di evolversi e ripartire da zero con situazioni però si nuove, ma coerenti con l’evoluzione dei personaggi. Continua a valerne la pena!